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Psiche e lunguento di Persefone

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Freddo era l’abisso,

ma laggiù dovevo andare,

se Amore volevo ritrovare.

 

Disperai e mi dissi arresa,

ma un lupo venne al mio fianco

e mi accompagnò laggiù,

dov’era rotto il pianto.

 

Ma, giunta là, che orrore!

Villaggio dei perduti,

così si spezzò il cuore,

tra vecchie streghe a cuocer

                                    budella

e una macabra processione.

 

E poi l’oro, pestato, ignorato

tra panni rosso sangue.

E ancora bimbi, speduti

tra gelide grotte

e fuochi vani che non scaldano

                                     il cuore…

 

Così di fuggire desiderai

 dalle infere caverne,

‘che tanto era il dolore,

ma poi un carillon sentii suonare

e levato il volto,

un passero vidi e il volto di Amore

splendente in un alto sole.

 

Così, benedicendo andai,

oltre la fredda folla delle ombre;

lasciando un seme di carità,

tenendo stretta l’ampolla

senza voltarmi mai.

 Elisa Mazzieri - 05/12/2022 15:36:00 [ leggi altri commenti di Elisa Mazzieri » ]

Senza voltarsi, sena dividersi come Persefone, risale, stretta l’ampolla come un’orma di memoria, Psiche. E via dal mondo capovolto al volto lucente - e non di fioca curiosità illuminato.
Stretto, però, l’es-perire per la vera rinascita che è carne animata e senza ombre avanza.
Sublime l’intreccio delle immagini crescenti nel ritmo in apparenza cadenzato.
Complimenti a te carissima Annalisa!

 Caterina Alagna - 05/12/2022 13:13:00 [ leggi altri commenti di Caterina Alagna » ]

Bisogna attraversare l’inferno per arrivare all’Amore. L’amore non si conquista senza sacrificio. Una metafora della nostra vita, almeno io così l’ho interpretata. Bellissima, aulica e molto piacevole alla lettura. Complimenti, come sempre.

 Vincenzo Corsaro - 05/12/2022 10:36:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Il succo di questa bella poesia l’ha già detto Franca. L’uomo guarda sempre lontano da sé stesso, bellezze effimere, miraggi e tutto quello che non potrà avere. Ha lasciato spegnere il sole che brillava dentro sé, divenuto una fornace di tenebre, come ciò che lo circonda. Ma noi dobbiamo essere degli instancabili tedofori e portare la fiamma della luce ove ce ne sia bisogno, perché, cara Annalisa, quel seme alla fine germoglierà. Ciao :)

 Franca Colozzo - 05/12/2022 00:30:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Incredibile viaggio negli Inferi, quando alla fine il regno dell’Ade si trova ormai confinato su questo nostro mondo rigato da troppe lacrime di rifugiati, esuli, predatori e predati da guerra e fame. Comunque, alla fine, sempre prevarrà l’amore a spazzar via le tenebre.
Buonanotte, cara Annalisa, e sereno inizio settimana.

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